Questionario per il benessere

Author: Stefania Carlotto

Il cambiamento inizia da te: questionario per il benessere

Published: Wednesday, April 05th, 2017 - H.02:53PM
Author: Stefania Carlotto

Partiamo da un dato di fatto: in Italia si stima che almeno 1.000.000 di persone siano diabetiche senza saperlo.
Aggiungiamo un altro dato di fatto: in Italia negli ultimi 20 anni il numero dei diabetici è triplicato.

Allarmante? SI’!

Ci tocca da vicino?  Sì e ci tocca tutti,
non solo le persone colpite da questa patologia, non solo i famigliari dei malati, ma anche chi è sano, perché comunque ognuno di noi deve responsabilmente impedire l’insorgenza di questa malattia.
Molti, ritenendo che per fare questo sia necessario essere degli specialisti, allontaneranno da sé il problema con i vari “non tocca a me, non sono un dietologo, non sono un nutrizionista, non sono un medico, non ho incarichi al ministero della salute” …
affermazioni catalogabili in un’arte ultimamente diffusissima in Italia, “l’arte del raccontarsela”.

E’ un espediente molto efficace per non assumersi alcuna responsabilità, per sottrarsi ai sensi di colpa, per “chiamarsi fuori” dal problema.
Peccato che il problema trascenda la sfera personale ed abbia una portata sociale, motivo per cui tutti, nessuno escluso, può sottrarsi ad una seria riflessione sul da farsi.
Il Prof. Giorgio Sesti, attuale Presidente del SID, fa presente che anche solo 200/300 calorie in meno al giorno e un’abituale attività fisica
(camminare ½ ora a passo sostenuto, preferire le scale all’ascensore, evitare il più possibile l’uso dell’auto, anticipare o posticipare di un paio di fermate l’autobus che prendiamo quotidianamente …),
sul lungo periodo di 10 anni fanno la differenza.

Se ci pensate, stiamo parlando davvero di una sciocchezza se paragonata all’enorme quantità di calorie che quotidianamente ingeriamo senza averne necessità!
Non solo:  dal momento che ogni prodotto che acquistiamo contiene indicazioni relative a ingredienti, proprietà nutrizionali e apporto calorico, perché non rivolgiamo la nostra attenzione a questi aspetti?
Non dovrebbe essere così difficile!  Lo testimonia la diffusa attenzione a non acquistare prodotti che contengano olio di palma (così, giusto per richiamare un esempio recente).

C’è un sacco di piccoli accorgimenti o di blande strategie sia per ingannare la fame sia,
soprattutto, per ripagarci nell’immediato con uno stato di maggior benessere.
E’ incomprensibile quindi che ci si “affezioni” ai disturbi causati da un eccessivo carico, al punto da non voler mettere una pezza per risolverli.
Possibile che il condizionamento del cibo e dei farmaci sia più forte del sacrosanto desiderio di vivere stando bene?
Quale motivazione ci induce a soffrire per il troppo mangiare, a cercare rimedi costosi in farmacia, a dormire malissimo e a svegliarci ancora stanchi?
Ma siamo sicuri di esserci con la testa?

Secondo me è paradossale, come è paradossale liquidare con l’esclamazione “sono stato sfortunato” un evento fisico per cui si sia costretti a ricorrere al medico.
Vi invito a rispondere al questionario che segue, così, giusto per avere almeno un parametro di valutazione delle vostre abitudini e per analizzarne la correttezza
in modo molto sereno, privato, personale.

Il “Questionario per il Benessere” è scaricabile con il seguente link
http://www.governodellasalute.it/questionario-per-il-benessere/
e per qualsiasi info o indicazione, potete pure scrivermi.

Colgo l’occasione per sottolineare la mia personale soddisfazione nel condividere con voi, in questo piccolo spazio, il Progetto Salute del Dott. Alberto Fiorito,
a cui vanno tutta la mia stima e il mio sincero ringraziamento per il suo operato meritevole
e per la passione con cui si impegna nella diffusione di una cultura di benessere.
Vi lascio con una riflessione che spesso il Dott. Fiorito cita nei suoi incontri:

Margareth Mead, un’antropologa americana ha scritto:
Non dubitate mai che un piccolo gruppo di cittadini che riflette e che s’impegna possa cambiare il mondo.
In fondo è così che è sempre andata. La storia dell'umanità è piena di eventi, che a volte chiamiamo rivoluzioni,
originati dall'unione delle idee di poche persone, fortemente motivate, di solito esasperate dalle condizioni di vita circostanti
”.

Stefania Carlotto