Forum di Ars-Vivendi

IL DIABETE NON E’ SOLO “UN PO’ DI ZUCCHERO NEL SANGUE” E’ stata diffusa solo in questi giorni la notizia della morte di ITALO CARLI, avvocato di 58 anni di origini veneziane, morto in Venezuela per una crisi diabetica. L’insulina poteva salvarlo, ma l’insulina non c’è in questo momento in Venezuela, come non ci sono tantissimi altri farmaci e nonostante fosse ricoverato in una clinica all’avanguardia, non c’è stato nulla da fare. Purtroppo. Riporto questa notizia perché in Italia i malati di diabete possono contare sulla certezza della cura, possono accedere all’insulina e ad altri farmaci, possono farlo tranquillamente, certi che il Sistema Sanitario Italiano (quindi TUTTI noi italiani!), contribuiamo e garantire loro la convivenza il più serena possibile, con questa malattia. In America una fiala di insulina può costare fino a 750$ e i diabetici italiani sanno certamente quanta ne occorre loro per vivere. Ho raccolto da qualche anno l’appello ad attuare una maggiore prevenzione lanciato da più parti e siccome l’insorgenza del diabete di tipo 2, assieme a circa l’80% delle patologie che sono tra le principali cause di morte o disabilità, è evitabile, vogliamo fare qualcosa di concreto o no? Siamo di fronte ad una situazione di una gravità inaudita, ma se non si conosce un problema , il problema non è sentito. Solo attraverso la consapevolezza si può sperare di mettere in atto ciò che serve per invertire la rotta: stiamo parlando di circa 40 milioni di italiani che hanno uno stile di vita diabetogeno e, come non mi stanco mai di ripetere, non è solo il dispiacere per chi ha complicanze a volte davvero terribili, c'è anche un peso economico e sociale rilevante: molti di quelli che dicono “è solo un po’ di zucchero nel sangue” non sanno nemmeno che ci costano 30 MILIARDI DI EURO ogni anno.