NO-VAX … e la Polio in Europa?

Author: Stefania Carlotto

NO-VAX: grazieeeee!
L’Europa era diventata “polio-free” nel 2002, ma dal 2017 non lo è più!

Published: Tuesday, May 29th, 2018 - H.11:30AM
Author: Stefania Carlotto

Pierangelo Bertoli nasce nel 1942 e a 10 mesi contrae la poliomielite
Sicuramente se fosse nato negli anni ’60 non l’avrebbe contratta e probabilmente non avremmo potuto commuoverci ascoltando le sue canzoni,
che trasudano forza di volontà, fiducia e speranza, ancorché disillusioni e accuse ...

          Pierangelo Bertoli


Epidemia di polio del 1916:  Nordest Stati Uniti – 27.000 casi – 6.000 morti

Primi anni ’50:  Stati Uniti 58.000 casi

Tra i primi a rendersi parte attiva fu il Presidente Franklin Delano Roosevelt, che istituì come raccolta fondi per la ricerca di un vaccino contro la polio,
la March of Dimes (Marcia delle Monetine) che si teneva il giorno del suo compleanno e che invitata i cittadini americani a versare 10 centesimi di dollaro.
Ad oggi non è chiaro se effettivamente Roosevelt fosse stato colto o meno da poliomielite,
ma è comunque meritevole tutto quanto ha fatto per arginare una malattia che mieteva o rendeva disabili moltissimi giovani americani.
Non sto qui a fare la storia della realizzazione del vaccino anti-polio, né a fare la distinzione tra il primo scoperto da Jonas Salk a metà degli anni ’50 e il vaccino messo a punto da Albert Sabin,
mi limito a rilevare che l’anti-polio è uno dei vaccini obbligatori
e pertanto uno dei vaccini non molto “gradito” ai genitori “no-vax”.
Eh già!  A questi genitori no-vax che rivendicano il diritto di scegliere se proteggere o meno il proprio figlio vorrei chiedere loro:
di che libertà personale state parlando?
Quella di lasciare al “destino” la possibilità di un bambino che muore per la paralisi polmonare o che rimane confinato su una sedia a rotelle?
E poi, in nome di cosa la vostra libertà deve sfociare in una dimostrazione di assoluto EGOISMO e MENEFREGHISMO
di fronte a tutti quei bambini e persone che non si possono vaccinare?
Infine, cosa penserete di fronte all’eventualità di un’epidemia nel nostro paese, considerando che la stessa potrebbe dilagare “allegramente” non trovando bambini o adolescenti che abbiano sviluppato nel loro sistema immunitario le difese contro questo virus?
(ultima arginata in Siria nel 2015).
Per capire quanto possa essere “poco importante” proteggere i nostri bimbi da questo virus, opto per una breve descrizione della malattia,
conscia che per molti di voi leggere è veramente stancante, tratto dal portale italiano di Epidemiologia
www.epicentro.it

"La poliomielite colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età e 1 infezione su 200 provoca una paralisi flaccida irreversibile (di solito delle gambe). Tra coloro che rimangono paralizzati, il 5-10% muore a causa della paralisi dei muscoli respiratori.
Fino a quando anche un solo bambino verrà infettato dal virus della poliomielite, tutti i bambini del mondo sono a rischio di contrarre la malattia.
I polio virus, infatti, sono facilmente importabili da un Paese ad un altro e si diffondono rapidamente in popolazioni non immunizzate"
.

Faccio presente che in Italia la vaccinazione antipolio fu raccomandata nel biennio ’59-’60 alla luce di oltre 8.000 casi dichiarati,
nel 1964 i casi furono 3.000, nel 1965 i casi furono 500 e nel 1966 la vaccinazione divenne obbligatoria.
Se qualcuno riesce a stravolgere anche l’evidenza dei numeri, credo sia legittimo che un governo metta in atto misure ritenute “illiberali” per alcuni, ma di tutela per molti altri.
Vi sembra davvero che pretendere la libertà di non-vaccinare possa essere uno splendido obiettivo raggiunto?
In nome di cosa?
Della libertà di giocare alla roulette russa con i nostri figli?

  Stefania


Se vi piace il rischio e vi piacciono le emozioni forti, consiglio di fare paracadutismo!
Io l’ho fatto e vi assicuro che è davvero emozionante, ma non ho mai lontanamente pensato di guadagnare la libertà di volare nel cielo senza avere non uno,
ma ben due paracadute!

Stefania Carlotto