Intervista al Prof. Burioni: i vaccini

Author: Stefania Carlotto

Un rimedio antico ed economico per curare i somari:
i libri …, ma se i Somari non li leggono?

Published: Friday, April 27th, 2018 - H.05:13PM
Author: Stefania Carlotto

Lo sapete che la Regione Veneto ha messo in atto una sorveglianza attenta dei danni derivanti dalla vaccinazione?
Sicuramente no, come non lo sapevo neppure io prima di approfondire le mie informazioni al riguardo.
Nell’ambito di questa attività, chiamata CANALE VERDE, sono state valutate oltre 31.982.061 di vaccinazioni nel periodo che va dal 1993 al 2015.
Il tasso medio annuo di segnalazione di eventi gravi correlabili risulta pertanto pari a 1 caso ogni 58.800 dosi somministrate
(ovvero 0,17 ogni 10.000).
Tali eventi avversi sono nella maggior parte dei casi guariti completamente.
I pazienti che hanno presentato sequele a distanza sono stati in totale 17, ovvero 1 caso su quasi 1,8 milioni di dosi.
Non sono stati segnalati decessi causalmente correlabili nei 22 anni di osservazione, a conferma della sicurezza dei vaccini e delle procedure di vaccinazione in questa Regione.
Gli eventi gravi che non si sono risolti spontaneamente sono stati 21, più o meno 1 ogni 1.240.000 dosi di vaccino.
Questo è un dato di fatto, ma le polemiche con gli “anti-vaccinisti” sono sempre dietro l’angolo e si infuocano al minimo accenno di dissenso:
basta un commento ad un post su Facebook ed è fatta!

Personalmente in questi anni ho sempre lasciato correre, ritenendo che essere anti-vaccinisti fosse talmente assurdo da presumere che in breve tempo si sarebbero spente tutte le polemiche come un fuoco di paglia.
Invece, oltre che ad essere aumentati in modo smisurato, grazie anche al contributo dei “social”, è argomento trattato in occasione di ogni riunione, ultimamente anche quelle di stampo politico.
Il mio pensiero al riguardo è che la salute e la tutela alla salute, debba essere trasversale alle istituzioni, ai partiti, ai movimenti, perché è un bene che appartiene a tutta la comunità, di diritto.
Non si sente però, mai parlare delle complicanze certe derivanti da queste malattie e viene quasi il sospetto che, come per moltissime altre prese di posizione “a prescindere”, non siano volutamente considerate.
Partendo da ciò ho pensato di chiedere al DOTTOR ROBERTO BURIONI, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia Dottore di Ricerca in Scienze Microbiologiche Specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia,
che ringrazio per aver accettato, alcune domande che contribuiscano a chiarire questa spinosa questione:

SC

Dottor Burioni,
le vaccinazioni, finora, hanno salvato la vita o evitato complicanze a milioni di bambini in tutto il mondo.
Chiunque abbia a cuore la salute del proprio bambino non dovrebbe aver dubbi in proposito, secondo Lei a che cosa possiamo attribuire principalmente, questa mancata risposta agli appelli per eseguire le vaccinazioni?

RB

Negli ultimi tempi la circolazione di bugie pericolose circa la sicurezza dei vaccini e soprattutto il successo dei vaccini, hanno fatto dimenticare quanto sono gravi queste malattie e, soprattutto, che potrebbero ritornare.
Se oggi si pensa al VAIOLO, si pensa ad una malattia scomparsa ed è quasi completamente sconosciuta ai più, in realtà l’ultimo uomo che si è ammalato di vaiolo è stato Ali Maow Maali, nell’ottobre del 1977.
Essendo stato infettato ha cominciato a diffondere il virus e solamente grazie al fatto che le persone che questo virus incontrava, erano state vaccinate, il virus non ha potuto infettarle.
Oggi, grazie all’immunità di gregge, il virus è scomparso.

Non si può dire lo stesso per la POLIOMIELITE: siamo stati ad un millimetro dall’eradicare da tutto il mondo la poliomielite, ma purtroppo sono successi un sacco di guai che l’hanno impedito.
Nel giugno 2012 i talebani hanno cominciato ad assassinare i sanitari che, in Pakistan, vaccinavano contro la polio, ritenendoli spie della Cia.
In diversi paesi la guerra civile ha reso impossibile una vaccinazione estesa.
Nel marzo 2015 c’è stato un episodio epidemico di polio in Siria, nelle zone occupate dall’ISIS, e solo grazie ai coraggiosi volontari che hanno sfidato le bombe il contagio si è fermato.

Questo serve a capire che vaccinarsi non è solo un atto che ci protegge individualmente:
se ci vacciniamo tutti, rendiamo immuni non solo le nostre singole persone, ma tutta la nostra comunità.

SC

Sappiamo che movimenti di anti-vaccinisti sono comparsi nella nostra società già a partire da fine ‘800 inizi del ‘900.
Le motivazioni che sostenevano tali campagne erano allora per lo più di carattere ideologico o religioso.
Oggi, nonostante i grandi passi fatti dalla ricerca scientifica e dalla medicina, ci ritroviamo nella paradossale situazione che abbiamo a disposizione una maggiore conoscenza ma meno coscienza,
cosa si può fare concretamente, per invertire questa pericolosa tendenza?

RB

Dobbiamo da un lato non lasciare i nuovi mezzi di comunicazione in mano agli oscurantisti e quindi dobbiamo impegnarci tutti alla diffusione di informazioni corrette
e se c’è un pericolo immediato occorre intervenire, così come è successo in Italia con l’obbligatorietà delle vaccinazioni per legge.
I fatti accaduti in Sicilia recentemente, dovrebbero suggerire una seria riflessione sullo stato della copertura vaccinale in Italia.

SC

Dottore, ci spiega perché è bene vaccinarsi?

RB

Poliomelite, meningite, pertosse, difterite, emofilo di tipo B, morbillo, varicella, parotite …
sono tutte malattie pericolosissime ma possibili da arginare.
Prima di tutto bisogna sottolineare l’importanza della vaccinazione degli adulti: da quando i bambini vengono vaccinati in gran numero i virus circolano di meno e l’età media delle infezioni si è alzata sensibilmente.
Quando il vaccino non esisteva queste malattie erano tipiche dell’infanzia, mentre nell’ultima epidemia di morbillo che si è verificata l’anno scorso in Italia l’età mediana dei pazienti è stata di 27 anni,
a riprova che queste malattie al giorno d’oggi interessano estesamente età che vanno ben oltre quella del bambino.

Questo è un problema, perché le malattie infantili quando vengono contratte da adolescenti o adulti possono essere molto più gravi.
La rosolia, malattia che ha solitamente un andamento benigno, ha conseguenze terribili sul nascituro quando colpisce una donna durante la gravidanza;
allo stesso modo la parotite può essere molto pericolosa se contratta da un adulto, specialmente se di sesso maschile: il virus può colpire i testicoli causando un’orchite che, oltre a essere dolorosissima,
può talvolta addirittura portare alla sterilità.

La circolazione del virus del morbillo è molto pericolosa, non si tratta affatto di una malattia lieve come comunemente si pensa: in un caso su mille, infatti, il morbillo porta gravi danni al sistema nervoso centrale, mentre in un caso su 3000 porta alla morte.
In Italia, fino agli anni '70 – quindi non parliamo di un periodo storico poi così tragico per il nostro Paese da un punto di vista igienico-sanitario – morivano in media 200 di bambini all’anno, il che per me è una tragedia.
Anche contro il morbillo non abbiamo una terapia, solo il vaccino ci preserva: oggi c’è la stessa mortalità di 40 anni fa e si verificano anche gravi polmoniti ed encefaliti, che possono provocare danni permanenti o addirittura la morte.

SC

Oggi ci troviamo in una società dove ci sono, purtroppo, tante persone immunodepresse per svariate motivazioni
(HIV, terapie anticancro, sclerosi multipla…) e quindi, civilmente, dovremmo tener conto quanto una nostra scelta “ideologica” potrebbe impattare sugli altri,
qual è il Suo pensiero in proposito e come pensa che si possa sensibilizzare maggiormente la popolazione tutta al rispetto anche di queste “minoranze”?

RB

Dobbiamo evidenziare il fatto che la vaccinazione non è un atto di protezione individuale, ma un gesto di amore e di responsabilità verso i propri figli e verso gli altri,
soprattutto per i bimbi che sono troppo piccoli per essere vaccinati, per le persone che stanno lottando contro il cancro o la leucemia o altre malattie che le rendono vulnerabili.

Il vaccino è l’unico strumento che ad oggi abbiamo a disposizione per poter sconfiggere queste malattie.
Solo attraverso l’immunità di gregge possiamo confinare i virus fino ad annientarli, e a quel punto potremmo davvero smettere di vaccinarci, così come è successo per il vaiolo.
La presa di coscienza della realtà, la corretta informazione, la smentita di notizie false e tendenziose è la strada e se proprio non lo si vuole capire, allora è giusto che ci siano le imposizioni, come è successo con la recente legge in Italia.

SC

Alcune associazioni antivacciniste propongono come alternativa alle vaccinazioni dei bambini, la creazione di scuole private;
questa sorta di “isolamento” potrebbe davvero garantire l’impossibilità di eventuali contagi?

RB

Sarebbe una follia! Si radunerebbero bambini non vaccinati e si creerebbe un luogo di altissimo rischio.
Prendiamo ad esempio l’Olanda, che pure ha una copertura vaccinale molto alta, al di sopra del 95%,
ma al suo interno esiste una comunità di fondamentalisti che oltre ad essere contrari al voto alle donne e favorevoli alla pena di morte, rifiutano le vaccinazioni.
Ebbene nel 2005 si è verificata un’epidemia di rosolia, che se contratta da una donna in gravidanza nel primo trimestre, può causare l’aborto del feto o la nascita di bambini sordi e con gravi difetti congeniti.
In Olanda ci sono stati 387 contagi e a parte 2, tutti si sono verificati nella comunità suddetta.
Tredici donne erano incinte, non erano vaccinate: due bambini sono morti nell’utero, gli altri undici sono nati sordi in maniera irreversibile, con gravissime lesioni congenite e, alcuni di loro con un notevole ritardo mentale.
Due bambini nati morti e altri undici con la vita rovinata, solo e solamente per la scelta dei genitori delle loro madri di non vaccinarle da bambine contro la rosolia.

Possiamo affermare con sicurezza che il vaccino le avrebbe difese con efficacia,
in quanto nella popolazione immunizzata il virus non è riuscito a penetrare, rimanendo confinato all’interno della comunità fondamentalista.


Concludo riportando il “vademecum” formulato dal Dottor Burioni:

  •   I vaccini sono sicuri.
  •   I vaccini sono efficaci.
  •   I vaccini sono utili.
  •   I vaccini rinforzano il sistema immunitario.
  •   I vaccini rendono la nostra comunità più forte.
  •   I vaccini non causano l’autismo o altre gravi malattie.
  •   I vaccini non sono un complotto delle multinazionali
      del farmaco.

QUESTI SONO FATTI. IL RESTO E’ UN’OPINIONE.

A me resta da ringraziare sentitamente il Prof. Burioni, che ha pazientemente sopportato le mie intrusioni,
ed esprimergli la sincera gratitudine per quanto si sta spendendo nello studio, nella ricerca e nella divulgazione anche attraverso i suoi libri, di informazioni corrette, puntuali, scientificamente inoppugnabili pur nella semplicità e piacevolezza della lettura.

Se invece voi volete approfondire quanto riportato, potete consultare:
https://www.ospedaleuniverona.it/ecm/home/servizi/altri-servizi/vaccinazioni per i dati relativi a Canale Verde;
R.Burioni: La congiura dei SOMARI – perché la scienza non può essere democratica – Ed. Rizzoli – Ottobre 2017;
R.Burioni: Il vaccino non è un’opinione – Le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire – Ed. Mondadori – Settembre 2016.

Stefania Carlotto